1967 e dintorni

03-07-2018 10:36
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Tratto da “Freetime”, Anno I Nr.11
La scorsa puntata vi abbiamo parlato della nascita della nostra società e dei suoi primi passi. Oggi, sempre con l’aiuto di “Freetime”(1987) proseguiamo nel nostro racconto.
Nel 1967 arriva il primo storico traguardo gialloverde, quella promozione in II Categoria cercata fin da subito con volontaria caparbietà.
Nonostante all’epoca i tatticismi fossero relativi e gli schemi di gioco “primitivi”, la compagine cornatese(immortalata in questa foto) si trovava magnificamente nelle idee di Mister Brivio. Il tecnico ricordò, in particolare, la smisurata tecnica dei suoi ragazzi che metteva in difficoltà anche gli avversari più quotati.
Così facendo, l’agonismo prestò si palesò ai nostri giocatori. Il desiderio del “salto” di categoria era grande e Brivio ricordò quanto l’umore dei suoi ragazzi, nel corso della settimana, cambiasse a seconda di una vittoria o di una sconfitta. La Cornatese cominciava a fare sul serio. Ciò che poi non abbandonò mai i primi vincenti della nostra società fu l’humour. Numerosi furono infatti gli aneddoti di quella stagione conclusasi con la promozione, il più divertente riguardò proprio l’allenatore Franco Brivio. Il Mister, dopo un rigore discutibile, rincorse un povero arbitro per tutto il perimetro di gioco e “armato” di un secchio pieno d’acqua gelida cercava di colpire il suo bersaglio. Tutti i componenti di quella prima grande squadra ricordarono poi quanto il loro grande obiettivo fu raggiunto proprio per l’armonia che si respirava nel gruppo, per la serietà, l’attaccamento alla causa e anche per quell’humour sopracitato, una macchia divertente e dai colori sgargianti .Il desiderio di lasciare il segno era grande; ci si allenava tutto l’anno e nessuno mancava un appuntamento.
Questo racconto personale che Brivio e compagni lasciarono a Freetime nel 1987 e dedicato più ai valori di quel gruppo piuttosto che ai risultati, fu una scelta ben precisa. Il loro desiderio era quello di lasciare un segno ai cornatesi di oggi, dimostrando che un grande risultato dipende dalla caratura degli uomini che lo hanno raggiunto.
Omaggiamo oggi la prima Cornatese vincente della nostra storia.


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